mercoledì 6 aprile 2011

Avrai...






L'amore descritto in questa canzone è il più unico e sincero sentimento che esista nella terra: quello di un padre per il proprio figlio. Baglioni scrive questa canzone, nel lontano 1982 in occasione della nascita del figlio Giovanni. Attraverso metafore, analogie e descrizioni di piccole cose che capitano nell'arco della vita, augura al figlio un avvenire pieno di profonde emozioni, ricco di poesia. Qui viene colto il vero significato della felicità, quella felicità genuina delle piccolezze cose di ogni giorno, che siamo talmente abituati ad affrontare che nemmeno più ci facciamo caso. Tralasciando la vera poesia che c'è in tutto questo. Il sogno più grande di ogni padre credo sia vedere un sorriso negli occhi del figlio, vederlo crescere con forza, amore, vitalità, speranze e gioia. "Avrai" rappresenta come un sogno del padre-Baglioni, aprendo le porte ad ad un orizzonte illimitato di auguri per l'avvenire. Non sottolinea però solo gli aspetti positivi della vita, per quanto possa essere speranzoso ed amare il figlio sa che come nella vita di ognuno di noi ci saranno momenti no, momenti in cui anche l'amato bambino un giorno adulto si sentirà morire, sarà disperato e farà cose contro la sua volontà. Apre gli occhi, sa che non sarà mai tutto rose s fiori, e sa che la vita è bella proprio ed anche per questo. "Avrai sorrisi sul tuo viso come ad agosto grilli e stelle" è l'inizio della canzone: l'uso del mese di agosto probabilmente si rifà al momento più atteso dell'anno, quando il ragazzo lontano dalla scuola e dai pensieri giornalieri si libererà della stanchezza, al mare, in vacanza, sotto il sole, i momenti più significativi e felici per un adolescente. Le stelle sono sa sempre il simbolo della speranza, della felicità, del desiderio. Quell'insieme di avvenimenti che lui augura per il suo primogenito. "storie fotografate dentro ad un album rilegato in pelle": tutti abbiamo un album di ricordi, di immagini che non cancelleremo mai dalla nostra mente, di quei momenti passati che sempre riaffiorano come fantastici sogni e nel riviverli sfogliando un piccolo album ci riempie il cuore di gioia ma anche di nostalgia. "Tuoni di aerei supersonici che fanno alzar la testa" e qui iniziano le piccole cose che facciamo quasi senza accorgerci, quando un bambino è piccolo e sente un aereo che vola sopra la sua testa, alza gli occhi al cielo per guardarlo come fosse un sogno lontano. "avrai un telefono vicino che vuol dire già aspettare"... chi non ha mai fissato a lungo lo schermo del telefono aspettando una chiamata, un messaggio, sentendosi quasi disperato? eppure sembriamo sempre i soli a provare queste sensazioni, ma Baglioni sa cogliere gli aspetti più nascosti. " pantaloni bianchi da tirare fuori che è già estate"... ogni anno, finito il periodo freddo, siamo tutti felici di tirare fuori costumi, asciugamani da spiaggia ed andare incontro al mare, alla spiaggia ai giorni dell'anno che tutti aspettano con ansia...pronti per una sicura felicità da consumare con la speranza di un weekend di riposo dopo tanto lavoro. "un treno per l'america senza fermate" su questo c'è da soffermarsi in maniera più profonda: Questa frase è quasi un opera d'arte, rappresenta sicuramente una realtà universale. è una metafora che rappresenta la vita di tutti noi, quella vita con un sogno lontano (l'america) lo scopo di una vita, il desiderio più nascosto che ognuno di noi possiede dentro l'anima il cui raggiungimento ahimè è rappresentato da un treno (Come raggiungere l'america in treno?) Quei sogni quindi quasi irraggiungibili che non hanno nè sosta nè fermata nè modo di ritorno. "un sole che si uccide e pescatori di telline" il tramonto del sole viene associato a dei pescatori di telline che rappresenta l'uomo che scava profondo nelle cose, guardando all'interno, oltre la realtà oggettiva delle cose esattamente come scavare nella sabbia per trovare le telline. ecco poi nuove immagini di vita quotidiana: "un legnetto di cremino da succhiare"... chi non ha mai succhiato il legnetto del cremino dopo averlo mangiato?un pò come la cannuccia, il bastoncino del gelato... Sono piccole cose della vita che ci rendono tutti uguali, tutti facenti parti delle stesse piccole abitudini involontarie quasi. "avrai ore vuote come uova di cioccolato"... quei momenti di assoluta solitudine, in cui ci sentiamo soli, ci sentiamo quasi facenti parte di un mondo parallelo, ore davvero definite vuote. Poi ci sono come spiegavo prima momenti anche negativi della vita: come il tradimento di un'amico, pur essendo una cosa spiacevole e terribile sicuramente anche il bambino ci passerà un giorno, sono avvenimenti della vita che accadono a tutti per far capire ad ognuno di noi di chi fidarci o meno. Nel ritornello prevede viaggi, momenti di distacco dalla famiglia, tutti noi siamo scappati almeno una volta dalle braccia dei nostri genitori, siamo andati via per un pò di tempo, ma consapevoli che l'unico posto dove saremmo sempre al sicuro è casa nostra (avrai il tuo tempo per andar lontano)..."Camminerai dimenticando, ti fermerai sognando" la vita va sempre avanti che tu lo voglia o no il tempo passa, cammineremo sempre, dimenticando le cose spiacevoli del passato fino a che non ci fermeremo in cerca di un nuovo sogno da realizzare, un sogno che ci mantiene in vita ogni giorno che passa. Baglioni prevede l'eredità del suo carattere per il figlio dicendo che anche lui avrà la stessa "triste speranza". "sentirai di non avere amato mai abbastanza" è la frase con tutto il senso dell'amore che conosco. l'amore non è mai troppo, non esiste amare troppo, vuoi sempre fare di più e cercare di amare di più non è mai abbastanza quanto credi di amare. "avrai parole nuove da cercare quando viene sera" è successo tante volte anche a me, di cercare sul dizionario da piccola, parole nuove che non conoscevo, parolacce probabilmente, quando era sera e tutti dormivano così da non essere colta impreparata... "cento ponti da passare e far suonare la ringhiera" proprio ieri ne ho avuto la conferma. ho visto una bambina che col dito toccava tutte le sbarre di un ponticello facendolo rumoreggiare. tutti l'abbiamo fatto almeno una volta con un ramo o con le mani. "la prima sigaretta che ti fuma in bocca" per quanto possa essere triste per un padre sapere che il figlio possa fumare lui già nel suo cuore sa che succederà, come è successo a tutti almeno una volta con gli amici, accendere una sigaretta e vedere come fosse fumare. "giochi elettronici e sassi per la strada" associa il nuovo al vecchio, i giochi degli adulti erano le cose che si trovavano nella strada i sassi, i legnetti.. cose che costavano poco, mentre oggi abbiamo ogni ben di dio per divertirci, computer, macchinine... "avrai ombrelli e chiavi da scordare" La grandezza di Baglioni qui sta proprio nel prevedere la bellezza di queste tanto dolci quanto inevitabili dimenticanze. L’accomunare poi i ricordi (astratti) da scordare con delle cose quotidiane come chiavi ed ombrelli ci lascia un presentimento di come tutto sia ingigantito al momento, scordare un mazzo di chiavi o un ombrello quando piove può essere la cosa più terribile per quel momento ma con Baglioni diventa quasi piacevole come una poesia. "avrai carezze per parlare con i cani" non c'è altro metodo per comunicare con un animale che se non quelle coccole che tanto amiamo fargli. io per prima, io amo i gatti soprattutto ma ci vado davvero matta... e non c'è nulla di più appagante che poter farli felici con una semplice carezza. "sarà sempre di domenica il domani" è l'immagine della vacanza, o di una speranza eterna una felicità da rimandare all'indomani, speranzosi che sia una giornata felice come una domenica col sole. "avrai discorsi chiusi dentro e mani che frugano le tasche della vita" da un lato c'è la timidezza, discorsi che abbiamo solo fatto a noi stessi, parole chiuse dentro di noi che non osiamo tirare fuori, ma dall'altra parte c'è l'intraprendenza, quelle mani che frugano alla ricerca di una risposta sui mille quesiti di una vita. Alla fine c'è un augurio più speciale e più sentito: una radio che comunichi la fine della guerra... Questo forse è il senso maggiore della canzone. Un sogno, una felicità rappresentata da un attimo da tenere nella mente per sempre, “l’attimo eterno”che rappresenta l’ispirazione massima della poesia do Baglioni, la fine della guerra che porti felicità nelle menti di chi apprende la notizia da una radio. 


Spero che sia stata di vostro gradimento, le canzoni di Baglioni sono da prendere come piccole poesie, da parafrasare perchè nelle sue frasi apparentemente banali ci sono significati più profondi.



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